La pittrice genovese MariaPia Volpini intervistata durante la sua mostra tenuta a Santa Margherita Ligure
domenica 29 giugno 2008
giovedì 26 giugno 2008
Rosso genovese (30X50)
Rosso,
come il sole la sera
che non ci vuole lasciare
nella nostra riviera
mentre insanguina il mare
come il rosso geranio
che da vita a un balcone
mentre cala la notte
grave come un mattone
i monti ti scrutano
se li guardi dal Porto
e nel cielo ricamano
un orizzonte contorto
l'azzurro scuro cattura
questo colore di festa
e regala emozioni
a chi va ed a chi resta
il mare ribolle
sotto quella Lanterna
che non ne vuole sapere
di apparire moderna
rinnegando il giorno
nel suo specchio traspare
tutto il "rosso tramonto"
che si è fatto prestare
anche doman passerà
fra mille rintocchi
poi il tramonto verrà
a colorarmi altre notti.
("Rosso genovese", Marco Aru)
come il sole la sera
che non ci vuole lasciare
nella nostra riviera
mentre insanguina il mare
come il rosso geranio
che da vita a un balcone
mentre cala la notte
grave come un mattone
i monti ti scrutano
se li guardi dal Porto
e nel cielo ricamano
un orizzonte contorto
l'azzurro scuro cattura
questo colore di festa
e regala emozioni
a chi va ed a chi resta
il mare ribolle
sotto quella Lanterna
che non ne vuole sapere
di apparire moderna
rinnegando il giorno
nel suo specchio traspare
tutto il "rosso tramonto"
che si è fatto prestare
anche doman passerà
fra mille rintocchi
poi il tramonto verrà
a colorarmi altre notti.
("Rosso genovese", Marco Aru)
mercoledì 25 giugno 2008
Marìo di Sprit (30X50)
"Il nostro attaccamento alla vita non si affievolisce perché invecchiamo e vediamo che i nostri amici invecchiano con noi e tanti muoiono, ma perché i ricordi si offuscano e nella nostra memoria non rimane nulla di cosciente che non sia lo squallido presente. Non si muore mai perché aumentano gli anni, ma perché diminuiscono i ricordi."
("La prima volta che vidi Marta", Marco Aru)
Il Tenore Mauro Volpini (40X60)
Lo stile, è quello tuo…
Poso per ore davanti a te,
Mi dipingi di sole, anche se non c'è…
A un tratto, trovo me!
Inventi quei colori,
Le ombre su di me…
Poi chiudo gli occhi sul nome mio,
Quel che inventi son sogni, son sempre io…
Mi sento, dentro te!
Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me,
Mentre la mia mano cerca te…
Arrossisci un po’…
Ma non vuoi più mandarmi via.
Inventi, la poesia!
Inventi quella luce,
Ma sono gli occhi miei!
Mentre ti guardo io non so più,
Dove finisco io e cominci tu,
Il sogno, la realtà…
Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi,
Colorato e folle più che mai!
Arrossisci un po’…
Ma non vuoi più mandarmi via. …
Inventi, la poesia!
("Inventi", Renato Zero)
L'origine celata (35X50)
Beppe Fasi da Chianale (50x70)
"Voglio vivere ancora duecentocinquanta anni.
Vivere da lucertola, strisciare sui muri al sole, sdraiarmi nel prato a zampe in su e pensare che il cielo non esiste, è un fazzoletto azzurro sugli occhi.
Voglio scappare da scuola, correre ancora nella biblioteca sotto i portici, a leggere i libri che non dovevo leggere, i cui autori ringrazio.
Voglio rivedere le piazze piene di rabbia, e certe sere, seduti sui gradini, a perder tempo. Certe sere in cui sentivi che, in un paese lontano, una fucilata ammazzava uno come te.
Voglio rivedere tutti i miei amori, anche quelli cosiddetti sbagliati. E tutti i miei amici in fila.
Voglio imparare a suonare il sassofono, studiare medicina, vedere i marziani. A settant'anni è il minimo.
Voglio sentire tutti in una volta i nodi con cui sono stato legato al mondo, ogni volta che la mia vita si è incrociata con un'altra. Crollare a terra sotto questo felice groviglio.
La felicità forse è un'altra cosa, ma quello che mi è passato davanti in questi anni non lo cambierei con niente. Se parte l'Arca io non m'imbarco".
(Stefano Benni, "Comici spaventati guerrieri")
Vivere da lucertola, strisciare sui muri al sole, sdraiarmi nel prato a zampe in su e pensare che il cielo non esiste, è un fazzoletto azzurro sugli occhi.
Voglio scappare da scuola, correre ancora nella biblioteca sotto i portici, a leggere i libri che non dovevo leggere, i cui autori ringrazio.
Voglio rivedere le piazze piene di rabbia, e certe sere, seduti sui gradini, a perder tempo. Certe sere in cui sentivi che, in un paese lontano, una fucilata ammazzava uno come te.
Voglio rivedere tutti i miei amori, anche quelli cosiddetti sbagliati. E tutti i miei amici in fila.
Voglio imparare a suonare il sassofono, studiare medicina, vedere i marziani. A settant'anni è il minimo.
Voglio sentire tutti in una volta i nodi con cui sono stato legato al mondo, ogni volta che la mia vita si è incrociata con un'altra. Crollare a terra sotto questo felice groviglio.
La felicità forse è un'altra cosa, ma quello che mi è passato davanti in questi anni non lo cambierei con niente. Se parte l'Arca io non m'imbarco".
(Stefano Benni, "Comici spaventati guerrieri")
In bianco persa (40x70)
martedì 24 giugno 2008
Pace fra gli ulivi (40x60)
Dietro la Croce Nera (40x60)
Bosco innevato (35x50)
Cascinale nelle Langhe (50x70)
Il Giardino dei peschi in fiore (40x50)
"...........palpitano le foglioline rosa sulle cime degli alberi, si susseguono, si rincorrono...........volano i petali come farfalle gioiose..........pare si tengano per mano, come fanno i bambini nei loro giochi felici................... è primavera........seduta per terra, col mio cavalletto e i miei colori, vorrei trasmettere sulla tela bianca un momento tenero ed esaltante d'amor per il creato..............." (Mariapia Volpini)
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